Author Archives: Dott. Savino Cefola

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Botulino e acido ialuronico, insieme per migliori risultati antietà.

Secondo gli studi più recenti l’utilizzo combinato di tossina botulinica e filler contrasta i segni dell’invecchiamento sul volto in modo migliore e più a lungo di quanto farebbero le due sostanze singolarmente, perché il mix consente di sommare le rispettive proprietà positive. «I risultati sono concordi nell’affermare che l’utilizzo combinato delle due sostanze sia la strada da seguire per l’antiaging: la tossina botulinica viene utilizzata per ridurre l’attività muscolare del viso, mentre l’acido ialuronico corregge la perdita di volume» afferma Giuseppe Sito, vicepresidente dell’Associazione italiana terapia estetica botulino (Aiteb). «Numerosissimi studi clinici, condotti negli USA, in Brasile e in Australia, hanno analizzato sicurezza ed efficacia del trattamento combinato di tossina botulinica e filler rispetto ai singoli trattamenti: tutti i risultati hanno confermato che il trattamento combinato ha esiti migliori, maggiore soddisfazione del paziente ed effetti significativamente più duraturi.» Riguardo il meccanismo che porta a questi risultati, secondo Sito: «l’ipotesi è che il trattamento con tossina botulinica minimizzi la contrazione muscolare, permettendo al filler di rimanere in posizione per più tempo rispetto a quando è iniettato da solo. Gli effetti collaterali sono stati lievi e comunque transitori, del tutto sovrapponibili fra le diverse tecniche». L’azione combinata di filler e botulino sembra contrastare in modo efficace i segni dell’invecchiamento del viso, in particolare rughe della fronte, “caduta” delle palpebre, rughe tra le sopracciglia, zampe di gallina, perdita di volume di guance e labbra, solchi tra naso e labbra e borse palpebrali.
Dott. Savino Cefola
Tratto da Dermakos


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I 30 cibi per vivere di più e meglio: arriva la dieta “Smartfood”.

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Sono 30 e sono cibi “smart”, cioè brillanti e intelligenti, perché “la loro azione sul nostro organismo è straordinaria: saziano, contrastano l’accumulo di grasso, allontanano le malattie e allungano la vita”. E’ un’assicurazione sulla vita che passa dal piatto “La Dieta Smartfood”, il primo regime alimentare tutto italiano a marchio scientifico: quello dell’IEO di Milano, l’Istituto Europeo di Oncologia fondato da Umberto Veronesi. Dai laboratori di via Ripamonti arriva in tavola la dieta “con il bollino”, basata su “migliaia di ricerche scientifiche” nel settore della nutrigenomica, la disciplina che studia le relazioni fra cibo e Dna. La guida per scoprirla è un libro che viene presentato a Milano, edito dalla Rizzoli, sarà sugli scaffali dal 25 febbraio. E’ firmato dalla giornalista Eliana Liotta con Pier Giuseppe Pelicci, direttore Ricerca IEO, e Lucilla Titta, nutrizionista e coordinatrice del progetto Smartfood IEO. Un’opera che fa bene alla salute e alla ricerca, perché per ogni copia venduta (16 euro), 1 euro sarà devoluto alla Fondazione IEO-CCM (Istituto Europeo di Oncologia-Centro Cardiologico Monzino), per sostenere gli studi che nelle 360 pagine del volume vengono tradotti in istruzioni per l’uso. La sfida è ambiziosa: perdere peso, prevenendo al contempo il cancro e le malattie cardiovascolari, metaboliche e neurodegenerative. Il tutto mangiando i cibi giusti che funzionano come farmaci.
“Sono alimenti speciali e allo stesso tempo comuni, di facile reperibilità”, assicurano gli autori. Ma quali sono? Si dividono in 2 gruppi: 20 cibi “Longevity”, alleati di lunga vita, e 10 ‘Protective’, scudo contro le patologie big killer.
I 20 “Longevity Smartfood” sono arance rosse, asparagi, cachi, capperi, cavoli rossi, ciliegie, cioccolato fondente, cipolle, curcuma, fragole, frutti di bosco, lattuga, melanzane, mele, peperoncino e paprika piccante, patate viola, prugne nere, radicchio, tè verde e tè nero, uva. Contengono molecole smart che hanno dimostrato di attivare i geni della longevità: le antocianine, la capsaicina, la curcumina, l’epigallocatechingallato, la fisetina, la quercetina e il resveratrolo.
I 10 “Protective Smartfood” invece sono aglio, cereali integrali, erbe aromatiche, frutta fresca, frutta a guscio, legumi, olio extravergine d’oliva, oli di semi spremuti a freddo, semi oleosi, verdure. Categorie di cibi che proteggono l’organismo, allontanando l’obesità e molte malattie croniche.
Tutto nasce dalle ricerche del Prof. Pelicci, il primo scienziato ad avere dimostrato l’esistenza dei geni dell’invecchiamento nei mammiferi. Il passaggio successivo è stato scoprire che certe sostanze contenute negli alimenti riescono a ‘imbavagliare’ i geni che ci fanno invecchiare, come p66 e Tor, e ad attivare i geni che allungano la vita, come Sirt.
La ragione è che queste vie genetiche coincidono con le vie del metabolismo. I geni dell’invecchiamento (gerontogeni) si attivano per esempio dopo pasti abbondanti e ordinano che si ricavi energia nelle cellule e che si immagazzini grasso. Ma l’iperproduzione di energia e l’accumulo di grasso innescano il decadimento fisico e le malattie legate alla senescenza, come il cancro. Al contrario, se c’è carenza di cibo i geni dell’invecchiamento non si esprimono e lasciano ‘parlare’ quelli della longevità. Questi impongono che si usi l’energia disponibile solo per riparare i vari danni a carico dei tessuti, e dunque per mantenere il corpo in salute.
La dieta Smartfood si basa proprio sulla scoperta che con alcuni cibi mangiamo, ma è come se non lo facessimo. Questi alimenti contengono infatti delle sostanze che mimano il digiuno, cioè sono capaci di provocare gli stessi effetti che ha la restrizione calorica sulle vie genetiche della longevità: inibiscono i geni dell’invecchiamento e accendono i geni della lunga vita.
La dieta a marchio IEO prevede un approccio graduale per migliorare il proprio stile di vita. Due le fasi: “Start” e “Smart”. La prima parte consiste nell’autovalutazione, dal peso al test alimentare; la seconda guida a mettere in pratica gli schemi con le porzioni consigliate. La premessa fondamentale è che “nessun cibo è escluso, men che meno pane e pasta. Vanno privilegiati gli Smartfood, provenienti dal mondo vegetale, ma in tavola si possono portare anche le proteine animali, dal pesce alle uova, dai formaggi alla carne”.

Dott. Savino Cefola

Fonte: adnkronos/salute


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Il potenziale dei fattori di crescita e delle citochine per il ringiovanimento del volto.

Category : Medicina Estetica

I fattori di crescita e le citochine (GF) sono responsabili della crescita, proliferazione e differenziazione cellulare, attraverso vie di segnalazione inter e intracellulare. Esistono sorprendenti analogie tra i meccanismi implicati nella guarigione delle ferite e quelli coinvolti nel fotoinvecchiamento cutaneo. Negli ultimi anni, GF topici e iniettabili sono emersi come una intrigante modalità terapeutica, versatile sia per scopi estetici che clinici.
Un recente lavoro fornisce una review delle prove a disposizione sui GF in generale e sui GF iniettabili contenuti nel plasma ricco di piastrine autologo (PRP). Basandosi su dati ottenuti da studi recenti gli autori descrivono come i GF siano attivi promotori antiaging, garantendo la sicurezza del trattamento. Purtroppo attualmente esiste una lacuna tra le prove fornite dalle osservazioni sperimentali e gli evidenti benefici clinici. Si è dimostrato che i GF in combinazione a proteine di cellule staminali, secrete da fibroblasti umani sottoposti a stress ipossico e dopo trattamento con laser resurfacing accelerano la guarigione cutanea. Studi condotti in vitro e su modello animale, studi clinici condotti su pazienti, anche se con scarsa casistica e uno studio prospettico clinico nella sua variante, la matrice di fibrina ricco di piastrine (PRFM) suggeriscono come i GF possano beneficiare sul ringiovanimento cutaneo. Tuttavia, anche se tale procedura sembra essere molto promettente, affinché possa essere considerata davvero efficace sono necessari altri studi e altri dati.
Una più approfondita conoscenza del meccanismo d’azione dei GF potrà aiutare a comprendere meglio le vie di trasduzione dei segnali a livello dermico, promuovendo lo sviluppo di nuovi protocolli per la combinazione sinergica di GF con altre strategie di ringiovanimento cutaneo, come filler a base di acido ialuronico e altri filler alloplastici.

Dott. Savino Cefola

autori: Fabi S, Sundaram H. Facial Plast Surg 2014; 30: 157–171.

tratto da Dermakos


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